Salento, 4 luoghi particolari e fatti curiosi da sapere.

Il Salento è una sub-regione della Puglia tutta da scoprire, un mondo a parte, frutto di mescolanze di culture ed antichi folclori. Tra mare, storia e tradizione si nascondono infatti luoghi poco conosciuti e particolari ma anche fatti curiosi che di certo interesseranno i vacanzieri meno pigri e più aperti alla scoperta.

Vediamo in questo elenco 4 luoghi particolari e fatti curiosi legati alla penisola salentina.

  1. La “chiesa sommersa” di San Cataldo. Una delle aree litoranee più interessanti e meno conosciute del Salento è quella di San Cataldo, con fondali bassi e piccole macchie di vegetazione mediterranea su anse sabbiose molto pittoresche. Una curiosità è che qui sono ancora visibili i resti del porto antico e la cosiddetta “chiesa sommersa”, formata da larghi pilastri di roccia liscia che si slanciano nel mare per molti metri. Da non perdere.

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  2. La “pietra della fertilità” a Calimera. A Calmiera, nei pressi di Lecce, c’è una pietra forata al centro, infissa nel terreno, alla quale viene attribuito il potere di donare fertilità e buona salute a tutti coloro che riescono a passare nella sua stretta apertura. Ogni anno, il Lunedì di Pasqua, nella piccola cappella di campagna intitolata a San Vito, viene rinnovato questo simpatico rito di fertilità.

    Pietra della Fertilità

  3. La “grotta della Poesia” a Roca. Una leggenda vuole che in questa grotta (il cui nome vero è “Posia” e non “Poesia”) una bellissima principessa usasse fare il bagno e che, per ammirare la donna e comporre versi in suo onore, arrivassero in questo luogo poeti e letterati da tutto il mondo. Da qui il nome “grotta della Poesia”.

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  4. Le “voci” del mare in tempesta a Capo Leuca. Una leggenda racconta che una donna ebbe un bambino da un’avventura con un bel saraceno. Impazzita dopo il parto e disprezzata dai compaesani, la madre disperata gettò il bimbo tra le onde. Le grida del bimbo provenienti dal mare in burrasca tormentarono la madre per notti e notti finché, distrutta dal rimorso, non si suicidò gettandosi dalla scogliera. Ancora oggi nelle notti in cui il mare è in tempesta, soprattutto in inverno, a Capo Leuca si possono sentire i vagiti del bambino e le urla di dolore della madre.

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